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A’ Muntagna d’oro

L’Etna e la sua produzione enologica è oggi globalmente considerata una delle migliori al mondo. Un microclima ideale, terreno vulcanico con importanti apporti nutrizionali e minerali per la pianta, accessibilità per l’enoturismo sono solo alcuni dei fattori del successo di questa regione vitivinicola.

L’esplosione del successo dell’Etna è iniziato solo 10 anni fa e da allora non hanno smesso di fioccare gli investimenti da parte di famiglie non del settore viticolo o importanti estates ed enologi continentali. Una corsa continua ad accaparrarsi un “piece of heaven” abbarbicato su ‘a muntagna.

Sono anni che ormai vengo qui per la Vinimilo, la manifestazione organizzata dal comune di Milo il cui Sindaco, Alfio Cosentino, insieme ad altri amici ha fondato il movimento dei Volcanic Wines. Quest’anno, per me più particolare di altri, l’ho voluto dedicare anche a visite in solitaria, per cercare di entrare più in profondità in questo territorio.

VINI FRANCHETTI

 

Passopisciaro è una delle frazioni di Castiglione di Sicilia, sul versante nord dell’Etna. Il versante nord è caratterizzato dalla maggiore presenza di vini rossi e dà maturazioni più lente, con grandi escursioni termiche. Nel 2000 Andrea Franchetti, enologo del Centro Italia, sbarca sull’Etna e proprio a Passopisciaro, in Contrada Guardiola, rileva un palmento semi distrutto e terrazzamenti di vecchie vigne di nerello mascalese, alcune di esse pre fillossera. Nel sistemare il palmento, che è nel tempo diventato una cantina su 3 livelli, gli ettari vitati sono cresciutie si sono popolati anche di creature “aliene” al paesaggio etneo, ovvero il Petit Verdot, lo Chardonnay e non ultimo il Cesanese d’Affile che si sono adattati molto bene al terreno e al clima. Ad oggi gli ettari vitati sono 26 di proprietà più 13 a conduzione. I vitigni alloctoni e quelli autoctoni sono comunque vinificati e assemblati separatamente, creando quindi, anche graficamente, una separazione tra le due produzioni.

In vigna la gestione è meno interventista possibile, usando propoli e argille per i trattamenti, coadiuvati da poco rame e zolfo. In cantina acciaio, cemento e botte grande da 50 ettolitri, pezzi più piccoli per il loro top di gamma, il Franchetti.

Il grande lavoro che ha fatto Franchetti però riguarda la valorizzazione delle contrade, ovvero dei singoli appezzamenti di vigneto sul lato del vulcano. Franchetti produce 5 contrade: Guardiola, Chiappemacine, Sciara Nuova, Porcaria e Rampante. Le altitudini spaziano dai 1000 metri di Rampante ai 550 di Chiappemacine dove si può trovare una vena calcarea. Cambia anche la composizione del terreno lavico, a secondo dell’età della colata. Un patrimonio pedoclimatico che fa esprimere il nerello mascalese in maniera completamente diversa.

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